Briefnr. 120

Kobenzl an Aldobrandini - Graz, 1593 Mai 10

Band 3

Regest

Abreise Ehzg Ernsts nach Wien; Treffen mit Ehzg Maximilian in Wiener Neustadt. Türkische Einfälle in Kanizsa, Turopoglie und Schloss Lucavez bei Agram. Unruhe bei kaiserlichen Truppen in Agram. Oberst Raitenau heimberufen nach Salzburg. Oberst Redern im Anmarsch auf Agram. Montecuccoli hat nur mehr die Hälfte der Arkibusiere, weil Venezianern fremde Dienste verboten wurden.


Archiv

Arch. Vat. F. Borg. III, vol. 68, f. 63rv, Orig.
Druck: Horvat, Kobenzelovi 172—174.


Il ser.mo arciduca Ernesto partì prima giovidì prossimo1, verso Vienna assai mal conditionato per conto della gota 2, ma S. A. sperava miglioramento, subito che la fosse partita da qui, come l’è in verità intravenuto, scrivendomi un suo cameriere, che la prima sera si sentiva meglio, et l’altra poi benissimo. Però speriamo che hogi si trovarà col ser.mo Massimiliano nella Citta Nova 3, et che domane giongerà alla nova 168fabrica doi legue sotto Vienna 4, ove la dissegna di fermarsi 6 o 8 giorni per guarir meglio, et poi di transferirsi da S. Mtà Ces. a Praga. In sul partire di S. A. gli venne nova da Canisa, che quella militia haveva rotto et messo in fuga un bon numero cavalli turchesi, et amazato fin a 60 principal turchi di Bobocha 5.

Et hieri scrive a S. A. il sig. vescovo di Zagrabia le sequente parole: „Ea ipsa hora qua hominem meum pro presidio supplicatum ad Vestram Serenitatem dimisi, Turcae equites circiter ducenti in campum Turovopoglie6excurrerunt, et circa castellum nobilium de Lucauez, ea quae a clade antea accepta superfuerant depredati sunt, pluribus quam centum afflictissimis christianis in servitutem abductis, et multis trucidatis ac concisis ibidem relictis, castellum autem praedictum, licet uno saltem miliari hinc absit, nullus tamen fuit, qui tam paucos reprimere conatus fuisset. Data a Zagrabia 4 Maii.“

V. S. Ill.ma mi puo seguramente creder, che S. A. voleva ordinar una quantità di soldati a piè et cavallo in quel castello, ma i padroni non volssero. Et però forse, non gli è da portar molta compassione.

Il regimento del imperator, che fin hora si trovava lì a Zagrabia, s’è amutinato sì pertinacemente, che il loro colonello fu sforzato di ussir fuora della chiesa, ove al hora si trovava et darsi nel lor potere, altramente li haveriano tirato fuora della chiesa. S. A. gli ha mandato danari, con i quali forse s’aquietarano.

Il colonello del rev.mo Salzburgense s’ha apertamente dechiarato di voler ritornar a casa alli 20 di questo, havendo gliello cossì comandato il sig. arcivescovo7.

Il Rhedario tira e marchia hora verso Zagrabia, ma dubitandosi, che non trovarà ne biava ne feno. Si crede, che presto anchora lui retornarà et che non potrà fermarsi in quelle parti8.

Il conte Montecucullo ha a pena la mità dei suoi archibugieri, per quel bando che fecero i venetiani, che nessun dei suoi servissi ad altri che loro. Quello che ben presto scominciarà a far il Turco, si puo giudicar del passato. Io, Dio lo sa, desidero estremamente la salute et conservation del povero regno di Schiavonia, ma io dubito, et Dio voglia che m’ingani, che questa esta9, ne perderemo una bona parte, essendo loro tra se disunitissimi, et noi tanto lenti et tardi in aiutarli.

169

S. A. ha lassato me con i altri del consiglio qui, et dissegna di chiamarci quando l’haverà di retornar da Praga. Per il che, fin a quel tempo puoco o niente haverò da scriver a V. S. Ill.ma come desideraria poterlo fare. Pur gli scriverò almanco tanto per ogni posta . . .


Fußnoten

  • 1 6. Mai. 
  • 2 Siehe Nr. 100, 106, 116. 
  • 3 Wiener Neustadt. 
  • 4 Kaiser Ebersdorf, siehe Nr. 118. 
  • 5 Babócsa. 
  • 6 Turopolje — Gegend südöstlich von Agram. 
  • 7 Siehe Nr. 85. 
  • 8 Siehe Nr. 89. 
  • 9 Statt „estate“.