Brieftext

Il dispaccio della settimana passata fu inviato a V. S. per via di Constanza con li brevi per il sig. cardinale d’Austria¹, per il Pistorio, ²acciò ella potesse attendere a negotii proposti da S. S. Ill.ma conforme alla scrittura che se le mandò quindeci di sono. ³Ma dalle sue de 9 ⁴vedo che potria sopra stare qualche necessità di ritornare ad Eistadio et V. S. si haverà da governare secondo ’l tempo per attender prima a quello che vederà più importante. ⁵Per questo s’indrizza il presente dispaccio in Baviera pregando il sig. duca che lo facerà subito capitare ov’ella sarà.

Et quanto alla elettione d’Eistadio merita pur qualche lode la risolutione del vescovo, che conoscendosi mal atto a quella cura, condescende a lasciare libertà al capitolo di sostituirgli chi più piacerà. A V. S. è già ₂₂₃noto intorno a ciò il desiderio di N. S., però non se le replica altro, se non che procuri quel che giudicarà maggior bene di quella chiesa.

Il consiglio mandato da lei per rimediare a gl’imminenti pericoli d’Alemagna è senza dubbio più difficile de esseguire in questo tempo che non era altre volte quando è stato proposto,⁶perché la guerra del Turco occuparà tutti i pensieri et evacuarà tutte le borse de prelati. Ma avvicinandosi già il tempo della dieta, ⁷sarà materia da consultar qui vi con li vescovi migliori et con altri prattichi per incaminarla come et quando parerà più opportuno. Alle visite et riforme degli ecclesiastici da quanto calore si può N. S. essortando, ammonendo et commandando et s’è pur ito facendo qualcosa, ma alcuni si scusano sotto pretesto de varii impedimenti et hora addurrando quello della guerra, la qual però non ha ritardato il coadiutore di Aquileia che non seguiti l’officio di pastore anco fra lo strepito dell’armi, ⁸il timore delle quali suol essere la cote, nella quale si suscitano le scintille della pietà et del ricorso alla divina misericordia a cui piaccia di risguardare la republica christiana con occhio placido et benegno et di concedere a V. S. ogni bene . . .