Brieftext

Alle lettere di V. S. de 2 de febraro¹mi restarà poco che rispondere se non che se il Pistorio scriverà qua intorno a fatti suoi, ²et alle materie contenute nella lettera inviata da lei, sapremo ben risponderli; egli mostra grande inquietudine et male sodisfattione forse senza causa; non so ciò che sia stato scritto dal sig. cardinale Paravicino, ³so bene che qui fu mormorato di certe licenze ch’egli si prenderà, le quali non piacerano, pure è huomo di molti meriti, et di molta virtù, però conviene tolerare qualche imperfettione per non perdere i maggiori frutti, che se ne ponno sperare.

Ho sentito volontieri i buoni ordini c’ha dato il generale cisterciense nella sua visita, da lui fu nominato un abbate presso Praga,⁴il quale habbia da visitare i monasteri della Boemia et dell’Austria, a cui di qua si sono date le facoltà necessarie per li molti testimonii c’havemo havuto della virtù sua, onde speriamo che anco questo passerà con qualche miglioramento della disciplina et della religione.

Mentre giunge il tempo della dieta, sarà bene che V. S. attenda a levare tutti li contrasti che ponno essere in Ratisbona per conto de padri del Giesù, così per la differenza c’hanno col capitolo, come per rispetto di quel muro di che si contenderia con le monache loro vicine, acciò nella prossima ragunanza di tanti prencipi cattolici et heretici non causino simili materie qualche scandalo.⁵

Intanto si spedirà il breve per le cose di Costanza, et vederemo ciò che haverà da essere della persona di V. S., della quale io non deporrò il pensiero. Intorno alle medesime cose di Costanza si è scritto breve al ser.mo arciduca Ferdinando, acciò favorisca con l’autorità sua ciò che si penserà di fare per servitio di Dio et della religione cattolica.⁶

₂₉₄

Al sig. cardinale d’Austria ha anco N. S. fatto intendere che desidera in ogni modo che si truovi a questa dieta, ove la presenza sua potrà essere di molto frutto⁷. . .